Astressina B per combattere la caduta dei capelli

Scritto da  Dr. Vincenzo Masullo  | Ultimo aggiornamento il 4 Novembre 2019

E’ noto che lo stress gioca un ruolo da non trascurare nella caduta dei capelli, ed è altrettanto noto che nel corso degli anni numerosi rimedi, che vanno dai solventi miracolosi ai farmaci legittimi come il minoxidil, hanno caratterizzato la lotta alla calvizie ed alla caduta dei capelli; ma anche i migliori di questi prodotti hanno mostrato un’efficacia limitata.

La scoperta del peptide Astressina B

Recentemente, per caso, un team guidato da ricercatori UCLA (che indagavano su come lo stress influisce sulla funzione gastrointestinale) potrebbe aver trovato un composto chimico, l’ Astressina B, che induce la crescita dei capelli bloccando l’ormone dello stress, causa della caduta dei capelli.

Million Mulugeta, professore associato di medicina nella divisione di malattie dell’apparato digerente presso la David Geffen School of Medicine alla UCLA afferma: “I risultati dei nostri test dimostrano che un trattamento di breve durata con Astressina B causa una incredibile ricrescita dei capelli a lungo termine in topi mutanti.” Questa dichiarazione potrebbe aprire nuove strade per curare la caduta dei capelli nell’uomo, in particolare la perdita di capelli legata allo stress cronico e l’invecchiamento, attraverso la modulazione dei recettori degli ormoni dello stress.

Durante una ricerca mirata ad approfondire le relazioni chimiche tra stress e funzioni gastrointestinali sui topi, lo staff di ricercatori dell’ Istituto Salk ha sviluppato e descritto la capacità di un un peptide chiamato Astressina B di bloccare l’azione del CRF (ormone dello stress).

I ricercatori, iniettata la Astressina-B nei topi calvi, hanno cominciato ad osservare la sua capacità di bloccare il CRF del tratto gastrointestinale, notando che una singola iniezione iniziale non aveva effetto e così hanno continuato la somministrazione per cinque giorni in modo da dare al peptide (Astressina B) una migliore possibilità di bloccare i recettori CRF.

Hanno misurato gli effetti inibitori di questo regime in risposta allo stress-indotto in due punti dei topi, ed hanno trovato gli animali di nuovo nelle loro gabbie con le loro controparti pelose, curando cosi’ la calvizie.

Circa tre mesi dopo, i ricercatori sono tornati ad analizzare i topi curati dalla calvizie conducendo ulteriori studi gastrointestinali ed hanno accertato che essi non erano distinguibili dai loro fratelli sani: “Quando abbiamo analizzato i topi ai quali erano cresciuti i capelli, abbiamo scoperto che, in effetti, il peptide Astressina B è stato responsabile di una notevole crescita dei capelli”.

Di particolare interesse è stata la breve durata dei trattamenti: solo una iniezione al giorno per cinque giorni consecutivi ha dato effetti per un massimo di quattro mesi, tempo relativamente lungo visto che la durata della vita dei topi è inferiore a due anni; ha successivamente dichiarato Mulugeta.

Scenari futuri

Purtroppo attualmente questo effetto si è visto solo nei topi da laboratorio, se dovesse manifestarsi anche negli esseri umani è ancora tutto da vedere; sicuramente lo studio fatto suggerisce che l’ Astressina-B potrebbe anche essere usata per stimolare la crescita dei capelli umani, infatti è noto che il CRF, i suoi recettori, ed altri peptidi che modulano questi recettori, si trovano nel corpo e nella pelle umana.

La scoperta è una emanazione di uno studio finanziato dal National Institutes of Health. UCLA e del Salk Institute che hanno successivamente presentato una domanda per un brevetto per l’uso del peptide Astressina B per la crescita dei capelli.

Il Salk Institute for Biological Studies è uno dei più autorevoli istituti di ricerca di base del mondo, i cui docenti di fama internazionale cercano di dare risposte a domande fondamentali nel campo scientifico ed in quello della vita.

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