L’importanza della Lattoferrina per la Salute dei Capelli

Scritto da  Dr. Vincenzo Masullo  | Ultimo aggiornamento il 9 Maggio 2023

Scoperta da Sorensen e Sorensen nel latte vaccino nel 1939, come il nome lascia intuire, è una proteina tipica del latte presente anche nel colostro (il latte prodotto durante la gravidanza); è prodotta da cellule epiteliali mucosali ed è presente anche nelle secrezioni mucose appunto, come le lacrime, la saliva, le secrezioni nasali, bronchiali, bile e fluidi gastrointestinali, seppur in concentrazione minore.

Grazie alla sua forte affinità col ferro, la lattoferrina mostra un’importante attività antimicrobica: essa infatti, legando il ferro con tanta facilità, lo sottrae dall’ambiente circostante, rendendolo indisponibile ai virus e batteri, specie ferro-dipendenti, con lo scopo ultimo di impedire la loro proliferazione.

Come forse già saprete, il ferro riveste un’importanza fondamentale per il funzionamento cellulare, ad esempio per il trasporto di ossigeno, per la sintesi di DNA, per la respirazione cellulare, per la formazione di tessuti e organi,ecc. Allo stesso tempo, se accumulato eccessivamente in forma libera, il ferro può diventare tossico per la cellula, ed è per questo quindi che risulta fondamentale mantenere un certo equilibrio, per evitare arresti nella crescita o anemie (ipoferritinemia) e danni ossidativi (iperferritinemia).

Quello del ferro può essere definito un sistema molto chiuso, nel senso che la percentuale che l’organismo scambia con l’esterno o perde per esempio attraverso la pelle, è molto bassa; anche quel ferro appartenente a cellule che normalmente muoiono, infatti, viene prontamente recuperato attraverso i macrofagi che provvedono immediatamente a rimetterlo in circolo.In tutti i casi, quella piccola quota di ferro che giornalmente viene perduta deve essere necessariamente ricostituita per mantenere l’equilibrio. Se ciò non avvenisse, si svilupperebbe uno stato di carenza del ferro che col tempo potrebbe causare l’insorgere dell’anemia.

Ogni organismo vivente possiede delle molecole esclusivamente adibite all’accumulo di ferro, le ferritine (tra cui lattoferrina e transferrina), responsabili del sequestro e del trasporto di ferro intracellulare e inoltre di quel ferro libero che altrimenti, reagendo con l’ossigeno, andrebbe a creare radicali altamente tossici per la cellula e per l’intero organismo.

Le ferritine sono in grado di contenere fino a 4500 atomi di ferro e possono prendere o cedere il ferro a seconda delle esigenze. Esse sono anche presenti nel sangue in quantità proporzionali al ferro depositato e sono misurabili attraverso un esame specifico ma di routine.

Qual è il rapporto tra lattoferrina e capelli?

Numerosi studi hanno messo in evidenza la stretta correlazione esistente tra insufficienti quantità di ferro e perdita di capelli.

La maggior parte degli studi è stata rivolta al telogen effluvium, con particolare attenzione alle donne che per motivi fisiologici (gravidanza,ciclo) sono spesso soggette a forti carenze di ferro.

Gli effetti negativi legati all’insufficienza di ferro possono essere riconducibili ad un alterato trasporto di ossigeno ai tessuti, oppure ad una deficienza dei composti che contengono ferro, come appunto la lattoferrina. Nello specifico, va sottolineato che i livelli di ferritina (e quindi anche di ferro) sono più elevati in cellule già differenziate o comunque non in divisione, mentre sono più bassi in cellule in proliferazione come appunto le cellule della matrice del follicolo pilifero.

Sarebbe doveroso quindi, per il corretto funzionamento di queste ultime (le cellule della matrice del follicolo pilifero), garantire la necessaria riserva di ferro.

Da uno studio condotto su circa 5000 donne (non in menopausa) è emerso che valori inferiori ai 70 ng/ml di ferritina possono provocare un’alterazione del ciclo follicolare; ulteriori osservazioni sul campo, hanno dimostrato che gli stessi bassi valori di ferritina provocano altrettanti danni fisiologici anche in una certa percentuale di individui maschili (circa 20%). Altri studi recenti hanno messo in evidenza che l’omeostasi del ferro e della ferritina ricopre un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda il corretto assorbimento di altre molecole importanti per la regolazione del ciclo follicolare, come ad esempio la vitamina D.

Proprio grazie alle sue potenzialità, la lattoferrina esiste anche sotto forma di integratore, per lo più sublinguale, e viene utilizzato per ridurre, nello specifico, la quantità di un ormone (epcidina) che provoca una variazione nel normale e corretto trasporto di ferro attraverso la cellula.

“Subferrina” (questo il nome dell’integratore) non presenta alcun effetto collaterale, come invece capitava con integratori precedenti, tanto che attualmente risulta associato ad un fattore di crescita per stimolare maggiormente la papilla dermica e apportare ancor maggiore trofismo al follicolo.

In conclusione, da questo piccolo quadro sulla relazione esistente tra ferro/ferritina e caduta dei capelli, emerge ancora una volta quanto sia importante prima di tutto condurre uno stile di vita sano.

Come abbiamo già precisato in precedenza, l’uomo ricava il ferro necessario esclusivamente attraverso la dieta alimentare, pertanto risulta chiaro, di nuovo, quanto sia importante partire dalle cose più semplici e dai gesti quotidiani per garantire poi uno stato di benessere non solo ai capelli, ma a tutto l’organismo.

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