Alopecia Areata: cos’è, cause e cure
Cos'è l'Alopecia Areata? L'alopecia areata è una patologia infiammatoria non cicatriziale non...
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Cos'è, e come funziona Olumiant Baricitinib nella cura della caduta dei capelli da alopecia areata.
Uno degli argomenti di maggior interesse in dermatologia è la ricerca di una cura per l’alopecia areata (AA), un disturbo autoimmune che interessa circa il 2% della popolazione.
Ad oggi, i trattamenti utilizzati puntano alla diminuzione dell’infiammazione, alla prevenzione della caduta di capelli e al controllo dei sintomi, ma non esiste una terapia approvata e universale per il trattamento dalla patologia in questione e soprattutto che ne garantisca la completa guarigione.
L’introduzione nelle profilassi terapeutiche di farmaci a base di inibitori della Janus chinasi (JAK) è sicuramente tra gli approcci più innovativi nella cura dell’alopecia areata. Di particolare rilevanza e ancora in via di sperimentazione c’è l’utilizzo del principio attivo baricitinib, approvato in Italia solo nella formulazione a marchio Olumiant e che come tutti gli inibitori delle JAK è definito un immunomodulatore, ovvero un farmaco in grado di variare l’attività del sistema immunitario.
Baricitinib è un doppio inibitore che agisce in modo selettivo e reversibile sugli enzimi JAK1 e JAK2; modulando questi due enzimi si modifica la produzione di citochine implicate nella patogenesi di diverse malattie autoimmuni, tra cui l’alopecia areata. Le citochine segnalano al sistema immunitario dove concentrare i propri sforzi, nel caso specifico dell’AA quindi, innescano erroneamente una risposta contro i follicoli piliferi che cominciano a non lavorare o a lavorare male.
Grazie a questa nuova classe di inibitori è possibile interrompere il meccanismo di segnalazione sbagliato che le citochine modulano e il follicolo, salvo dall’azione del sistema immunitario, ritorna a lavorare producendo naturalmente capelli e/o peli.
Questo inibitore ha un’ottima biodisponibilità e un emivita di 12,5 ore circa, ciò significa che l’organismo ha a disposizione per molte ore un’alta percentuale di principio attivo libero, pronto a diffondersi nei tessuti per esplicare il suo effetto biologico.
Nel dettaglio, recenti studi hanno valutato l’efficacia del trattamento in pazienti affetti da alopecia areata utilizzando diverse quantità in mg del principio attivo, si è visto che; dopo poco più di otto mesi il 40% dei pazienti ha riacquistato parzialmente o completamente i capelli/peli nella zona interessata, mentre dopo un anno dall’inizio del trattamento, circa il 50% dei pazienti ha mostrato una ricrescita in termini di quantità paragonabile a quella posseduta prima dell’insorgenza della malattia.
Negli Stati Uniti, diversi studi sugli inibitori delle JAK nel trattamento dell’alopecia areata stanno per concludersi e probabilmente saranno approvati dalla FDA entro la fine del 2022. Anche in Europa sono in corso studi, ma i tempi per la loro conclusione e quindi per un’eventuale approvazione non sono ancora noti.
Come già detto, in Italia, l’inibitore baricitinib è approvato solo nella formulazione Olumiant, un prodotto dell’azienda Eli Lilly and Company, disponibile in compresse rivestite da 4 mg e 2 mg, in confezioni da 14, 28, 35, 56, 84 e 98 compresse.
È un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (centri ospedalieri o specialisti), con prezzi indicativi che possono andare approssimativamente da 700€ per Olumiant 28 cpr rivestite 4 mg a 2.000€ per Olumiant 84 cpr rivestite 4 mg.
Attualmente la dose raccomandata di Olumiant è 2 mg una volta al giorno per gli adulti con grave alopecia areata, prevedendo un aumento a 4 mg se la risposta al trattamento non è adeguata. Una volta ottenuta una risposta soddisfacente, il dosaggio va gradualmente diminuito fino alla sospensione del farmaco.
Purtroppo, nonostante le ottimistiche prospettive della comunità scientifica vanno fatte alcune considerazioni su questa classe di farmaci, sicuramente i costi di un trattamento a base di baricitinib sono elevati ma è auspicabile un ridimensionamento dei prezzi una volta terminati i numerosi studi in corso.
Altra considerazione, forse ancor più importante è che gli inibitori delle JAK non intervenendo sulle cause della malattia, non garantiscono un effetto duraturo nel momento in cui la terapia viene sospesa.
In diversi studi infatti, pazienti con alopecia areata hanno sì mostrato grandi risultati durante il trattamento, ma quando interrotto i capelli sono nuovamente caduti.
Tuttavia sono diverse le società che stanno studiando e sviluppato nuovi farmaci a base di baricitinib e il tasso di successo terapeutico sta migliorando notevolmente, potrebbe anche essere possibile che pazienti non sensibili alla formulazione di un’azienda mostrino invece giovamento utilizzando il farmaco prodotto da un’altra azienda.
È chiaro quindi, che sono necessari studi più lunghi e approfonditi per poter valutare l’efficacia a lungo termine di baricitinib e soprattutto per escludere eventuali rischi di sviluppare eventi avversi in seguito al trattamento con questa classe di farmaci immunomodulatori, che pare possa cambiare per sempre l’approccio a diverse patologie autoimmuni tra cui l’alopecia areata che interessa moltissimi pazienti adulti e pediatrici.
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